Titolo: Un misterioso incidente
Autore: Basil Thomson
Anno: 1933
Voto: 4/5
Se
si pensa agli scrittori dei grandi gialli ambientati nel dinamico Regno Unito a
cavallo tra Ottocento e Novecento, senza dubbio il nome di Basil Thomson non
affiora alla mente. Molto più facilmente si ricordano il pioniere del genere Arthur
Conan Doyle oppure gli illustri componenti del Detection Club, tra cui spiccano
Agatha Christie, Anthony Berkeley e Dorothy L. Sayers: i personaggi nati da
queste penne sono in breve tempo entrati nell’immaginario comune e, in alcune
situazioni, hanno superato in fama i loro creatori.
Nel
caso di Thomson, invece, è accaduto il contrario: le vicende legate alla vita
dell’autore, così ricche di esperienze lavorative ma anche di eventi
sfortunati, hanno fatto ombra sulla sua produzione letteraria che vede
protagonista il giovane ed ambizioso poliziotto Richardson. Dopo anni segnati
da importanti ruoli in ambito governativo, di intelligence e posizioni di
prestigio a Scotland Yard, la reputazione di Basil Thomson venne
irrimediabilmente compromesso da un’accusa per presunti atti indecenti a Hide
Park. Fortunatamente in tempi più recenti il suo contributo al genere giallo è
stato riconsiderato, dando, così, nuova vita alle avventure frutto della sua
immaginazione e conoscenza delle procedure investigative di inizio Novecento.
La
storia di Un misterioso incidente,
primo libro dedicato a Richardson, si snoda tra le affollate strade di un
Londra fumosa e confusionaria, il terreno perfetto per i più avvincenti misteri
e crimini. E’ curioso notare, sin dalle prime pagine, che la narrazione pone
attenzione soprattutto ai fatti, agli avvenimenti ed alle prove concrete che
contrassegnano l’indagine. Si assiste, quindi, ad un racconto lineare
caratterizzato da un susseguirsi di ipotesi ed interrogatori che vedono coinvolti
i pochi ma giustamente ambigui protagonisti della storia. A differenza di molti
altri lavori di questo genere, questo romanzo di poco meno di duecento pagine,
pone l’attenzione sul lavoro di gruppo, sull’insieme delle forze investigative
dei singoli poliziotti e ispettori non su una figura unica e solitaria.
Richardson, quindi, non è il vero polo attrattivo della narrazione ma è senza
dubbio una figura importante attraverso cui si esprimono i desideri di
conoscere l’ambiente investigativo e la volontà di farsi strada in tale mondo.
Un
romanzo (e un autore) da riscoprire! Consigliato soprattutto agli appassionati
del genere giallo nella sua declinazione più classica e tradizionale.
Recensione in collaborazione con ThrillerNord:
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