Titolo: Quando amavamo Hemingway
Titolo originale: Mrs. Hemingway
Autore: Naomi Wood
Anno: 2016
Voto: 3/5
Cosa si nasconde dietro ad un nome? Come può essere la vita, la quotidianità di un autore al di fuori dei suoi libri popolari ed apprezzati? Queste domande nascono spontanee leggendo un qualsiasi romanzo del proprio autore preferito. Il lettore si affeziona allo stile, al tono amichevole e alla voce di uno scrittore. Spesso, tuttavia, l’uomo che si nasconde dietro alle pagine stampate è come un intero universo da scoprire. E’ il caso di Ernest Hemingway, uno dei nomi più amati del secolo scorso.
Usando una metafora cara al premio Nobel americano, si potrebbe dire che i suoi scritti sono solo la punta di un iceberg, la cui frazione sommersa è ben più imponente. Le vicissitudini private dell’uomo hanno profondamente segnato i suoi lavori. Si può dire lo stesso dei grandi amori e delle tormentate relazioni vissute tra il Vecchio ed il Nuovo continente.
Signora Hemingway: ben quattro persone hanno potuto vantare questo titolo nel secolo scorso, Hadley Richardson, Pauline Pfeiffer, Martha Gellhorn, Mary Welsh.
Quattro donne molto diverse tra loro che hanno vissuto un periodo della loro vita al fianco di una delle figure più importanti della letteratura americana. Con il loro sguardo e attraverso i loro sentimenti, Naomi Wood in “Quando amavamo Hemingway” racconta il lato meno conosciuto dello scrittore, concentrandosi molto sul suo legame con le mogli.Sin dal principio della lettura emerge la grande cura e precisione con cui l’autrice si è documentata sulle vite dei vari personaggi coinvolti.
Capitolo dopo capitolo, con un susseguirsi di ben distinguibili voci femminili, la Wood ricostruisce una nuova immagine di Hemingway, una personalità complessa e difficile che torna alla luce grazie alle diverse prospettive delle quattro mogli. La prima alla scoperta del mondo, la seconda così tremendamente innamorata, la terza indipendente e determinata e la quarta, fedele fino all’ultimo respiro.
Dopo un inizio prudente, il romanzo di Naomi Wood, rielaborando la realtà con un pizzico di fantasia, trova il giusto ritmo per dipingere diversi ed interessanti ritratti di donne che si mettono in discussione e che si confrontano con difficili problematiche della vita.
I numerosi salti temporali nelle varie città che hanno ospitato Hemingway dagli esordi fino alla definitiva conferma sono precisi e determinanti nell’inquadrare perfettamente nel contesto ogni aspetto della storia.
Un libro sicuramente consigliato a chi vuole scoprire di più sulle grandi donne che si nascondono dietro all’ingombrante fama di Hemingway.
Recensione pubblicata anche su ThrillerNord:
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