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"Licorice Pizza" di Paul Thomas Anderson

  Titolo: Licorice Pizza Un film di Paul Thomas Anderson con Alana Haim, Cooper Hoffman, Sean Penn, Tom Waits, Bradley Cooper, Benny Safdie, Maya Rudolph, Skyler Gisondo, John C. Reilly Genere: commedia, drammatico, sentimentale Durata:  133 min Anno:  2021 Voto: 5/5 ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ San Fernando Valley, 1973. Disarmata da dimostrazioni di inaspettata sicurezza e maturità da parte di un adolescente, l'annoiata assistente fotografa venticinquenne Alana Kane ( Alana Haim ) accetta - non senza riluttanza - di uscire a bere qualcosa con il divertito e divertente attore quindicenne Gary Valentine ( Cooper Hoffman ), suo insistente corteggiatore. Tra improbabili slanci imprenditoriali e bisticci per imprevisti e incomprensioni reciproche, l'insolita coppia si avventura per le strade pulsanti dell'immaginario californiano degli anni Settanta sempre in corsa contro il tempo, cercando di trovare il proprio percorso e scopo in un mondo sopra le righe. Ma sullo sfondo di eccentrici episodi d

"Perfetti sconosciuti" di Paolo Genovese

Perfetti sconosciuti

Titolo: Perfetti sconosciuti

Un film di Paolo Genovese con Giuseppe Battiston, Anna Foglietta, Marco Giallini, Edoardo Leo, Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher, Kasia Smutniak

Genere: commedia

Durata: 97 min

Ambientazione: Roma, Italia

Anno: 2016

Voto: 5/5

5

- Al 1° posto della Top 10 Movies del 2016 -

Sms, chat, WhatsApp, mail, smartphone. In una parola: segreti. Inutile negare che il più giovane erede di quello che una volta si chiamava 'telefonino' sia diventato una piccola cassaforte che custodisce con cura - e diversi codici di sicurezza - ogni dettaglio della vita del suo proprietario, dal più piccolo al più difficile. Perfetti sconosciuti, ultimo lavoro di Paolo Genovese, esplora questo mondo nascosto, complesso e spesso inconfessabile.

7 amici, 3 coppie e una cena a base di incomprensioni e confessioni. Tutto ha inizio quando Eva (Kasia Smutniak), analista e moglie del chirurgo Rocco (Marco Giallini), propone un gioco semplice ma pericoloso. I presenti devono posare sul tavolo il proprio cellulare e condividere con gli altri ogni messaggio, mail o chiamata ricevuta durante la cena. I partecipanti si conoscono da una vita, sono stati compagni di scuola ma anche complici di innocui segreti, piccole e trascurabili bugie che vengono accuratamente nascoste anche con l'aiuto di quelle piccole scatolette tecnologiche che sono diventate ormai parte integrante della nostra quotidianità.

Il regista insieme al cast.

Perfetti sconosciuti è solo un film su come la tecnologia riempie la nostra giornata? No, non è così. Questa pellicola, per mezzo del gioco proposto da Eva, esplora le dinamiche e le 'regole' di ogni relazione, sentimentale e non. Si inizia con piccoli accordi, come organizzare una partita di calcetto senza avvisare l'amico di sempre, magari un po' scarso come giocatore. Si continua con scelte di vita discutibili. Si finisce con il portare alla luce relazioni clandestine, enormi incomprensioni frutto - anche - di trascorsi taciuti e non affrontati. Tutto all'ombra romana di un'eclissi di luna.

E se la persona al vostro fianco non fosse come sembra? E se l'amico di una vita avesse una faticosa confessione da farvi? Tutti questi se, queste possibilità diventano la trama di questa storia che a molti ha ricordato film come Carnage e Cena tra amici. Personalmente, l'ho preferita ai due film appena citati. Merito di un ottimo cast che dimostra che in Italia è possibile realizzare commedie capaci di far riflettere e di lasciare un segno indelebile. Inoltre, Genovese, con ottimi dialoghi ed interazioni, riesce a toccare molti argomenti estremamente attuali che interessano ogni genere ed età, dai giovani neosposi Leo-Rohrwacher, alla coppia più adulta Giallini-Smutniak, passando per il duo Mastrandrea-Foglietta alle prese con piccoli-grandi tradimenti.

Un selfie dei protagonisti.

Nell'arco di un'ora e mezza, di un'eclissi, ogni legame viene spezzettato, analizzato ed esposto agli occhi degli altri, mostrando come buona parte della quotidianità e dei rapporti si basa su silenzi, più o meno significativi e sull'illusione di conoscere ogni sfaccettatura della propria metà. E' giusto, quindi, affermare che siamo fatti della stessa sostanza dei segreti? Il dubbio resta, un altro se che si aggiunge ad uno svolgimento che a tratti ricorda Sliding Doors e sì, forse, anche Inception con la criptica scena dell'anello lasciato rotolare sul tavolo.

Superconsigliato!
Fede Stories.

Trailer:


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