Titolo: The Maze Runner - Il labirinto
Un film di Wes Ball con Dylan O'Brien, Kaya Scodelario, Will Poulter, Thomas Brodie-Sangster, Patricia Clarkson, Ki Hong Lee
Genere: avventura, fantascienza, thriller, post-apocalittico
Durata: 114 min
Ambientazione: futuro distopico
Anno: 2014
Dopo gli ultimi due anni cinematografici posso dire che spero che il futuro non sia simile a quello immaginato recentemente da gente come Suzanne Collins, Veronica Roth e, the last but not the least, James Dashner. Lo scrittore americano ha conquistato le librerie di tutto il mondo con una nuova serie distopica - non bisogna stupirsi se è di questo genere: questo è l'oscuro futuro che ci attende! - Maze Runner, una trilogia più un prequel che vede come protagonisti degli adolescenti che, privi dei loro ricordi, si ritrovano in un luogo isolato chiamato la Radura situato esattamente al centro di quello che è un enorme e pericolosissimo labirinto. La 20th Century Fox ha fiutato del potenziale nella storia, ha acquistato i diritti, ha realizzato l'omonimo adattamento cinematografico e vissero tutti felici e contenti (senza aver letto il libro).
Ecco a cosa ho pensato dopo aver letto la trama del libro e visto il trailer:
Insomma, quel quadrato verde che campeggia nel video di presentazione, a prima vista, mi ha ricordato Pac Man. Non avendo letto il libro non sapevo cosa aspettarmi. Questa mia 'visione' potrà, quindi, risultare ridicola ma in parte la mia immaginazione non è stata tanto lontana dalla realtà dei fatti. Dovevo pur trovare una possibile chiave di lettura per quanto stramba essa fosse!
Vedete quel rettangolino al centro dell'immagine? Quella è la Radura, luogo brulicante di attività in cui poche decine di ragazzi tra i dieci ed i venti conducono una vita più o meno normale: si tratta, infatti, di una piccola comunità organizzata secondo vari livelli. Esistono diversi lavori, supervisionati da alcuni Intendenti, giovani esperti che da più tempo si trovano nella Radura. Ma quindi cosa c'è di strano? Beh, ogni componente di questo gruppo è arrivato in questo luogo, racchiuso da alte ed inquietanti mura di cemento, tramite la Scatola, un piccolo ascensore che, puntualmente, ad ogni mese porta con sè beni di prima necessità ed un ragazzo spaesato privo di ogni ricordo della sua vita passata. Solo il nome li rende coscienti della propria identità. Solo quello rimane.
Intorno alla radura è stato costruito il Labirinto, luogo ostile e macabro gioco progettato da qualche organizzazione sconosciuta i cui scopi sono oscuri. Il compito dei Velocisti è quello di esplorare e mappare ogni singolo metro di questo rompicapo gigantesco, alla ricerca di una via d'uscita. E qui, i più sfortunati, potranno trovare dei simpatici insetti giganti/robottoni chiamati Dolenti che sono i fantasmini cattivi della situazione.
Su cosa si basa questa storia? Su una domanda, un quesito, un vero e proprio dilemma esistenziale: cosa c'è al di fuori del Labirinto? Da questo interrogativo ne derivano inevitabilmente altri riguardanti il perchè ed il come, per esempio. Ogni personaggio di Maze Runner trova diverse risposte ed assume diversi atteggiamenti. Il più evidente è senza dubbio dovuto alla curiosità. Il protagonista Thomas (Dylan O'Brien) rappresenta perfettamente questa categoria e, a mio parere, aiuta lo spettatore a far parte degli avvenimenti. Il ragazzo si ritrova catapultato in questa 'gabbia' con mille dubbi e con tanta confusione in testa, esattamente come il pubblico. La situazione sembrerà essere più chiara passo dopo passo ma, giustamente, l'inganno è sempre dietro l'angolo (del labirinto).
Ho apprezzato moltissimo questa visione e la consiglio caldamente. Inoltre, finalmente, mi sono convinta a leggere l'omonimo romanzo che sto letteralmente divorando - presto vi aggiornerò. I personaggi secondari, solitamente lasciati in disparte in questo genere di film, vengono approfonditi abbastanza e sono senza dubbio molto interessanti ed accattivanti. Soprattutto il diffidente Gally, interpretato da un
Will Poulter già visto in
Come ti spaccio la famiglia, e il simpatico Newt che ha il volto di Thomas Brodie-Sangster, attore abituato al grande schermo sin dai tempi de
L'ultima legione (film non tanto bello).
Note negative? Continui interrogativi e, inevitabile da dire, il finale stesso ne è uno. L'unico personaggio femminile, Teresa (Kaya Scodelario) è tristissimo. Non triste nel senso di stato d'animo. Triste per la sua quasi inutilità e la caratterizzazione pressochè nulla.
Una visione consigliata a chi cerca due ore di intrattenimento :)
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