Titolo: Open - La mia storia
Autore: Andre Agassi
Data pubblicazione: 2009 - 2011 (in Italia)
Voto: 5/5
“Vantaggio, servizio, errore, break, love (zero), gli elementi basilari del tennis sono quelli dell’esistenza quotidiana, perché ogni match è una vita in miniatura.”
Per più di venti anni ha corso, attaccato gli avversari sui campi da tennis, ha vinto tutti i tornei possibili, gli Slam, anche una medaglia alle Olimpiadi! Dopo tutto questo tempo, però, confessa di non avere mai, sottolineo mai, amato il tennis, anzi, l'ha sempre odiato dal momento in cui il padre Mike ha costruito "Il drago", macchina lancia-palline accuratamente modificata.
Il protagonista di questa storia, di questa vita è Andre Agassi che, nella sua autobiografia Open, si spoglia di tutte le maschere e di tutti i segreti raccontando quello che è stato per lui il tennis in maniera anche sconvolgente. È incredibile, infatti, pensare che uno tra i tennisti più forti di tutti i tempi abbia odiato così profondamente lo sport che lo ha accolto sin da piccolo. Ma è proprio così!
Nel suo libro, Agassi ripercorre i momenti più significativi e i punti di svolta della sua vita a partire dai primi anni della sua carriera sportiva, quando il padre, che si potrebbe dire ossessionato dalla perfezione, iscrive il piccolo ad ogni torneo della sua categoria. I successi non tardano ad arrivare ed insieme ad essi la tristezza.
Una svolta radicale è rappresentata dalla frequentazione della Bollettieri Academy, che negli anni Ottanta forma giovani talenti tennistici. Questa scuola, che a tratti appare come una prigione per il giovane Andre, è guidata da Nick, futuro coach dello stesso Agassi. In queste circostanze, si manifestano le prime forme di quella che in seguito verrà sempre interpretata come la trasgressività del ragazzo.
Finalmente, Agassi entra nel circuito ATP dei professionisti dove incontra altri giovani promesse insieme a mostri sacri del tennis di quegli anni. È interessante e divertente leggere le prime impressioni di Andre riguardanti alcuni big di questo mondo sportivo.
Dopo un primo periodo di successi, però, giunge inevitabilmente una crisi che mette a dura prova il tennista americano. Dovrà ripartire da questo punto per dare una nuova direzione alla sua vita.
Ripercorrendo attimi della sua rivalità con Pete Sampras, del suo rapporto con Steffi Graff, delle sue vittorie e soprattutto delle sue sconfitte, Agassi non scrive un libro riservato esclusivamente agli appassionati del mondo che lo ha visto come protagonista, bensì riflette sul significato di alcuni piccoli gesti, alcune situazioni che potrebbero capitare a chiunque, non unicamente ad una star sportiva plurisponsorizzata.
Nel corso della sua carriera ventennale, Andre Agassi ha compreso ed interpretato il significato di una sconfitta che, spesso, è più importante di tante vittorie prestigiose. Dietro ad una sconfitta si nascondono confronti, debolezze, difetti che possono aiutare a crescere, a capirsi e a scoprire se stessi.
Concedetemi, però, una parentesi finale da sportiva: non potete immaginare come mi possa essere sentita nel momento in cui Agassi ha parlato ampiamente di Roger Federer (mio idolo, se non si era capito).
Un'ottima lettura consigliata ad appassionati e non.
Buona lettura :)
-[ Fede
Ne parlano così bene che prima o poi dovrò decidermi a leggerlo
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